Due testi di Felice Vino

In Esiste la ricerca4 Dicembre 20231 Minuti

Felice Vino

By MTM

di Francesco Muzzioli

Felice Vino
Da: Neutropoli
(Zacinto, 2023, copertina di Antonio Syxty)

 

*

 

Emmeuno è vecchia e sferraglia, è asfittica. Una sfregiata madonna di Bibbiano chiede conto del silenzio, del corrotto silenzio adrenocromico: copie vendute? Lo ignoro.
La città della mia epidemia millenarista, fantasie di zombie a pascere dentro sere viola.
Emmeuno profuma di barre anodizzate, sedili in plastica, gomma e smarrimento: non è così che doveva finire.

 

*

 

Chi ha avuto fame, chi divora
quella che mastica e sminuzza l’aria.
Quella è vuota.
Otto semi spurgati e inghiottiti
che si possono contare con pazienza
la pelle più liscia,
il pelo più lucido,
lucido lucido,
liscia liscia.

 

Amore che splendore
hai un buon odore
lei è una stronza
call in entrata.

 

Li odia tutti,
inadatti allo scopo.
Si spacca in due, poi si divide
si separa e straccia
addenta un seme, un perno
e ci riesce,

 

devi punire, amore
che bella pelle
ha pianto in silenzio
ma di brutto

 

altitudine incerta, in ascesa per noia
tre atmosfere di tacco
altre due sulle mandibole
ASAP la spesa
la consegna a domicilio
in consegna volontaria.

 

Sarà come chiudere il giorno
bocca a bocca, serrate
i due lati del tubo,
tenere tutto, far silenzio,
tirare via il fuori e pure il dentro.