Un testo di Luca Zanini
Luca Zanini
Gestalt
(Estratti)
Lo scatto
Brevissimi spesso
Plot
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Una recensione poi una
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Minimi o
Poi
Scatto alla risposta
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Rintracciabile – e
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Nel [settantuno]
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Radio
Minacce
Vuote
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L’autoscatto L’
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L’Ottocento
Arriva il gelo fanno i capannoni
Dove insegnano il metodo
I capannoni persi nel
Feedback
Austria felix i
Trattori
Settantadue
è
Catalogato
Fanno i mimi
Mimetiche
Un detersivo solo
Prima, tutto
TV quando telefonano chiedono
[qui uno spazio]
In camera
Lo disegnano settanta
Tre
Dentro verdure scosse
Lettera H muta
Caro collega
Il focus le gabelle per
Tanks
Carità i
Pesticidi e rame ristagni Ma era pensabile un
Multicentrum un]
Rubinetto rotto] [rogna
Si sono rotti durante l’offerta non]
Durano
Danno gelo
Rane omelettes
Varianti del gergo: il geometra di
Nantes
Getta i vertici nelle pozze quelli
Delle réclames del governo al
Mercato di una segnalazione provvisoria spesso come
Inizio settanta poi la
Punteggiatura
Hugo a puntate poi
Comprano cibo e giornali
Ha scritto negli anni
Cercare il pezzo
Kirchner di passaggio li perdeva
In caso di polvere ripeteva polvere
Arriva Bolkestein
Tutto ma ripetuto
Riparato poi lo
punge l’idrolitina
Un bilico a rovescio
Il vino lo tagliano fanno]
Tagliandi [Kirchner ist den meisten unbekannt, ebenso wie die Namen der Bäume und der Hotels außerhalb der Mauern [non è possibile utilizzare il Servizio siamo senza
Spiacenti
Traduttori
Sponsor
Rucola
L’incredibile perdita
Di peso
Se ripete
Mescola
Minimizza i] [
Muscoli pop
Ripetere rip.
Dopo il] [rip.
giocare col mondo
trovato il pezzo
La cathédrale col piombo
il giro di pochi secondi tutto
Ma ripetuto
Il vino
Fatto nuovo con
l’idrolitina scoppietta]
Qualche anno fa
Non arriva
S’inceppa nomi con
lettera d’accompagnamento manca
un finale
l’effetto Della
formaldeide
Un fondale
finalizza forbice
barchette
-senza posa accanto
tra le due economie l’
Obice la
patria pilotata dietro
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Intimi
Scaduti la
Data dell’inizio. – coincide allora
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Catastrofe francese apostrofo
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Lo vedi come
Assente
Credere che l’auditel poi
Tutto il crepaccio
Tutte le pieghe
Tartini in opera
Tutto precipita si avvertono
I clienti
Così non stonano
Digitare 1
Trattini
Torna all’inizio tempo delle
Lavanderie a gettone] [così
Non dormono] [anche se si muove o fluttua modifica] l’orizzonte nel cristallino si può unire] i punti dopo aver lasciato la sciarada arretra ha colmi misurabilissimi impossibile un decumano passante e] volano gli stracci con l’absesto i citofoni dopo la battaglia spenti
non sia identificato che
due corpi sopra – a
barre fabbricato A
Londra per ragioni di mercato flessibile
Riccardo Innocenti risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca
di Xxx
Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Riccardo Innocenti.
- Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
- In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
- Quali i PRO?
- Quali i CONTRO?
- Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
- In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
- Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
- Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
- Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?
Testi di Alessandro Broggi
di Xxx
Alessandro Broggi
Sì
(Estratti)
Si presentano qui in anteprima alcuni capitoli del nuovo testo dell’autore, séguito “ideale” di Noi (Tic, 2021; 3a ed. riveduta e corretta in preparazione).
Quarantuno
Al centro degli scorci, orlata da inesauribili eventi, qualità, relazioni, costellata degli enti e dei prodotti di cui ciascuno si interessa o che trascura in base ai propri vezzi, tesa all’arco di chissà cos’altro: per il labirinto urbano del mondo curiosa di snodi e scoli, installata nella dispersione delle parti o nei tuoi propri andirivieni; che sia un annegamento materiale che non ti costi la vita, che si tratti della gratitudine che accompagna le interazioni a cui partecipi o dei prossimi episodi che hanno a che fare con la tua disposizione di fronte alla totalità delle cose, sfrangiati in congiunture affollate ai margini del buio… Epperò non recitando più la parte di quella che si identifica, che si confonde, che crede nel tempo o che qualcosa sia importante; facendoti sconti senza condizioni, strada facendo, secondo le necessità che incontri, senza scapiti e con orgasmo. Come avviene per tutto ciò che è vivo: smarrendoti e ritrovandoti a perdita d’occhio come seguendo il filo di un’idea sfuggente…
Dinnanzi a te prominenze si mutano in nervature, nervature sono volte in montanti e connessure: bave e pigmenti, percolati e grane, colori diversi sullo sfondo di altri colori ancora, il repertorio di ciò che esiste scandito nell’alternanza delle forme… L’avvento degli oggetti comuni, il consenso che viene loro accordato, il loro assortimento, la loro compagnia e moltiplicazione; la visione condivisa del mondo attraverso la luce da loro emessa e riflessa: una sintassi rassicurante, una nicchia riparata.
«Ecco, posso addensarne o fluidificarne l’impasto, districarne o consolidarne le concrezioni. Si profilano consistenza, struttura, le sagome dei contorni, si dispongono dimensione e orientamento. Come sono in grado di andare verso ovest o verso est girando ripetutamente il globo in modo indefinito, ma posso procedere verso nord solo fino al polo dopo di che devo necessariamente andare verso sud, così mi è dato toccare un oggetto ruotandoci attorno senza sosta nella stessa direzione, ma se quando ne seguo le forme giungo alla sua estremità superiore e desidero continuare ad accarezzarne i contorni, posso solo tornare verso il basso»… E potresti pure mandarli in frantumi questi oggetti, applicare una forte pressione sulla loro conformazione originaria, porre fine a un determinato ordine di cose facendolo regredire a una condizione caotica…
Quarantadue
Sei implicata nei tuoi usi; levigate, messe a dettaglio, passate costantemente di mano, hai tante cose con cui giocare, ai vari livelli di sofisticazione che hai loro assegnato: plasmi, postuli, promuovi, moduli, destini. Assumi i tuoi apprendimenti e dispieghi i tuoi accumuli? Ricerchi i tuoi concetti dove puoi, spendi il tuo tempo, contempli le diverse possibilità, giri attorno alle tue figure. Assisti allo sfiorire e rifiorire corticale dei mondi sul varco di manufatti concreti e simbolici arbitrariamente malleabili, rinfrescabili, ricomponibili nel tuo sguardo in concatenazioni di senso: anche qui, ora, a ridosso di un’allegoria rassicurante o di una cognizione di conforto, assestata tra penombre e lampi di calore, con i gomiti appoggiati ai panconi di cotto tra le andane…
Puoi forse concepire cose che non abbiano forma o colore? Stagioni di congegni compulsivi, ingranati l’uno nell’altro e a cui affidare le tue sensazioni, prosperano e si ripercuotono, cos’altro c’è da impartire? Meglio reiterarne il gusto o deprogrammarne il bisogno, dare vacanza ad algoritmi e fattispecie? “La luce dorata del tramonto distendeva la città dentro le sue proporzioni”, gli oggetti dalle mille facce fuggono verso la loro unica immagine: non sei attribuita ai tuoi intendimenti né a nulla di tutto questo, adesso o tra qualche tempo sarai pronta a diradare tutte queste maglie…
Senza più sceverare, arguire, soffermarti, non più intenta a rintracciare opzioni, a graduare, ad azzardare una spiegazione: incline infine a camminare sui palmi, ad accendere fuochi, a scommettere e indovinare senza posa. Affrancata da ragioni conclusive e stipulazioni limitanti, distolta da ogni autosomministrazione di significato, non più sottoposta a imperativi o sollecitazioni; non più occupata a elaborare enunciati autoconsolatori, a mettere a punto i disimpegni, a cercare di non morire. Sei presente invece alla tua percezione e sostenuta dal tuo stesso slancio: con il favore di osmosi incessanti, nell’agio di delineare azioni o eventi momentanei senza definire attività e andamenti a lungo raggio, o suscitare schemi generali di significato; libera da ratifiche epistemiche e da autoconferme, avendone disinnescata l’impellenza, nell’assenza di paure convincenti, non più posta sotto alcun segno.
Ultimo esempio
Ci conosciamo da milioni e milioni di anni.
Rolando Toro
Viviamo sotto le stelle e ogni individuo rappresenta la specie.
Satprem
Perché l’esperienza che hanno del mondo è il mondo di cui hanno esperienza. Qualcosa si dispiega. C’è chi vi corrisponde, è già persuaso, dalla propria fiducia trae nutrimento e ne fa parola; e c’è chi si sta ora affacciando. Altri si scostano e si riaccostano – li vedo attorniare, fare spicco, hanno preso a sfavillare… Quando qualcosa di vivo li attraversa, quando tutto diventa semplice, luminoso, sorprendentemente evidente: se strappi radenti di totalità ottica cospargono la traiettoria degli sguardi – ecco la luce pulsante dei colori! – e siccome, nei segni della loro sintonia messe in opera le doti dei temperamenti, la gioia degli incontri prende luogo; questo sì, quello sì e la risposta non merita alcuna domanda. Qualcosa si può immaginare… Persone. Come abbondano delle risorse della propria vitalità abbondano di gesti d’entusiasmo, danno passo a una più pronunciata convinzione d’esistenza, che occasioni di liberalità e vibrati spinali attivano e catarsi mai trascorse irrorano, consacrano i casi della realtà alla profusione. Presentono e in ogni posto trovano culmini unanimi: presso la campagna bianca dei bocci, nella circolazione di corsi d’acqua permanenti, all’altezza dei frammenti cosmici, lunghe trecce di petardi, per cangianti matrici di argomenti; vanno disponendosi o sfilano precisandosi, decalcandosi su strade frequentate che senza intervalli aggallano in giochi di probabilità il cui contenuto è un’opinione, sulla cui base tutto ha facoltà di svolgersi nei limiti impalpabili quanto dispiegati di una ricchissima fatalità… Ogni volta che sbattono le palpebre l’immagine è diversa, ogni nuovo incontro suggerisce una potenziale direzione e l’opportunità è ovunque? Li fa ridere, questa profusione. Per tutto il mondo agiscono, trovano, collaborano devolvendosi a trasformare gli ostacoli in possibilità; contribuiscono, aspergono semi con una decenza ineluttabile tra fondachi, stampiglie e tutto quello a cui si sentono direttamente interessati profonda per quanto si estende il raggio visivo. Ciò che esprimono è la loro realtà, la loro esperienza è chi sono, curiosità e interazioni inclinate su un palinsesto di animazioni, flussi materiali e lembi di comunanza rappresi nella rosa spaziale di questa stessa animazione intensità di toni per intensità di toni le cui combinazioni rientrano in un repertorio infinito…
Musiche remote attraversano la città velata dalla notte; di chi sono questi suoni? Sono i suoni degli uomini, come se niente fosse mai esistito, o saputo, o capito se non questo trasalimento… Vespe carpentiere, gechi saltatori e scoiattoli volanti – là fuori da qualche parte – conoscono anche loro la placida dignità di momenti come questo? Cosa puoi o non puoi raccontare? Che cosa vuoi sapere? Dimmelo così, senza alcuno steccato lineare, gli orli al vento, soleggiata dalla liquida solennità del lume lunare, o altrimenti cantando a gola spiegata per motivi non constatabili – non per rivelare qualcosa né per mettere in moto qualche azione particolare, superando costantemente te stessa in effetti liberi. Nei termini del sottofondo ritmico formato dalle voci degli ultimi passanti, dal tintinnio delle stoviglie e dal vento di montagna nella veneranda mole dei castagni all’angolo, oppure ancora delle cadenze delle scimmie rosse, che urlano dal fitto baluardo di arborescenze d’incrocio sconosciuto a loro congeniali nella tenebra equatoriale… Forse è davvero così, quello che percepisci lo percepisco anch’io. Una maratona di ballo, la vita vista assecondata dalla vita, florida, benevola, gocciata da un fatto giornaliero di verità epidermiche – e dalla provvista regolare di piccoli frammenti di tempo, di eventi senza inizio né fine incessantemente forniti di nuovi risvolti, da cui pure l’intero, e quanto si stabilisce e decorre nella cera dell’unico corpo, non si lascia distrarre –, e le durate infine si corrono incontro. Un cortocircuito, per cui ogni cosa sembra riconoscersi e può soltanto essere vissuta, nessuna parola essendo reale… Tutto questo; stella che fila su stella. Non voglio aggiungere altro.
Luciano Neri risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca
di Xxx
Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Luciano Neri.
- Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
- In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
- Quali i PRO?
- Quali i CONTRO?
- Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
- In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
- Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
- Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
- Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?
Testi di Roberto Cavallera
di Xxx
Roberto Cavallera
Testi da Cinque casi d’amnesia
(inedito)
sospensione dei vitali che a dirla così sembra facile. accompagnateli al castello. splash. attività clebbino. come riscuotere. tutto trema. radiodiffondere l’interesse generale. il dispositivo ha un livello che se muovi i fili giusti insomma hai capito. alle basse ne succedono di tutti i colori e su pellicole impagabili. se dai molto ricevi troppo è la logica, dilaga, ma si disperde in mille rivoli. contali da adesso, macbetto
paura a grappolo lapis e atti mancanti. particole alate sbattono il capino alle volte. intranet scrotty la sabbia attorno al lago sollecita x a veloci consultazioni del greimas. la vacanza sul sito provoca valutazioni incomplete. non fate nulla. z, un po’ sottotono, cortocircuita la coppia dell’anno. tablette érotique à quatre personnages (trois). tubi di memoria. la città esplicita offre natali eccezionali secondo standard eccezionali. scarica e ascolta
dicono non è il caso è l’antiscienza infatti l’apertura appare composta di due parti per la struttura intera. vernice su lino. la storia non è difficile da ricordare, basta scegliere. fare i bagagli disfare i bagagli. semplice. da selftapes selvaggi e inarrivabili. alla quarta scissione l’osso – estraneo fini più candidi – si rivela episodio d’impazienza. introduzione all’etere. pretese del droide. il sig. xdeep images ci deve ancora dei solidi. queste ignobili dimensioni. l.b. ne racconta una all’equipaggio. netscape united
contro il peso della legge soluzioni di superficie. isola sentimentale inquinata dal risolto con disegnetto animalvegetale offre indizi piste tracce profumi e febbri irresistibili ma il traduttore è di piccola conduzione e non s’accorge delle differenze 1/2 full stupore artistique no contatto handfully sospendi riprendi
il passato è inevitabile. per alcuni un episodio locale, per altri una macchinazione. dig it non fungible toy ken volume 2 tazza che gira. al monviso tre bellezze della fotografia moderna stese al sole tette al vento. parametri incomprensibili per la morale odierna. 6 in tutte le materie. l’eternità al momento è crudele. burned downton ressa al parchetto
oltre la manutenzione. ordine sviluppo contratti già pronti firme sgorbiette segnature esemplari doll party o il problema amico patto conveniente con l’internet alternativo la connessione predittiva entra nel tinello ma è un fiasco. cult magazines perdono il primato. rapporti binari per la padrona chiusa nella gomma due volte/mese desidera il contatto. karaoke con la mano. dislivello maggiore nel mezzo. un decennio stupefacente. danni alla revisione. differenze d’assortimento. intro al divario in otto minuti impressionati. allineamento dei numeri stasi o perfezione
Lorenzo Basile Baldassarre risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca
di Xxx
Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Lorenzo Basile Baldassarre.
- Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
- In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
- Quali i PRO?
- Quali i CONTRO?
- Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
- In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
- Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
- Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
- Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?
Piccolo archivio di Esiste la ricerca – tra giugno 2022 e settembre 2023
di Xxx
Si offrono qui di seguito i link ai testi rintracciabili in rete relativi ai principali argomenti, annunci ed eventi di Esiste la ricerca, tra 2022 e 2023. Questo post ha una funzione di archivio dell’esperienza di ELR nel suo primo anno (virgola tre mesi).
2 giu. 2022
Roma, 16 giugno: la ricerca letteraria sdrammatizza
https://slowforward.net/2022/06/02/16-giugno-esiste-la-ricerca/
poi https://slowforward.net/2022/06/16/oggi-16-giugno-a-roma-esiste-la-ricerca-incontro-allo-studio-campo-boario/
(Comunicato stampa dell’incontro del 16 giugno 2022 allo Studio Campo Boario, Roma)
16 giu. 2022
MG, Materiali, testi e saggi da ora liberamente scaricabili per “Esiste la ricerca?”
https://slowforward.net/2022/06/16/materiali-testi-e-saggi-da-ora-liberamente-scaricabili-per-esiste-la-ricerca/
21 giu. 2022
MG, Post “Esiste la ricerca?” (la ricerca esiste)
https://slowforward.net/2022/06/21/post-esiste-la-ricerca-la-ricerca-esiste/
28 giu. 2022
Francesco Muzzioli, Tre accorgimenti per evitare la confusione
https://francescomuzzioli.com/2022/06/28/tre-accorgimenti-per-evitare-la-confusione/#more-2530
– post ripubblicato in ELR nel 2023: https://www.mtmteatro.it/tre-accorgimenti-per-evitare-la-confusione/
29 giu. 2022
Leonardo Canella, Contributo in forma di nughette a “Esiste la ricerca?”
https://slowforward.net/2022/06/29/contributo-in-forma-di-nughette-a-esiste-la-ricerca-leonardo-canella-2022/
6 mar. 2023
Milano, 18 marzo: “Esiste la ricerca”: incontro sulla sperimentazione letteraria, la scrittura di ricerca, le scritture complesse
https://slowforward.net/2023/03/06/80907/
(Comunicato stampa dell’incontro del 18 marzo 2023 alla Cavallerizza, Teatro Litta, Milano)
26 mar. 2023
Leonardo Canella, Il mio intervento a “Esiste la ricerca” (Milano, 18 marzo 2023)
https://slowforward.net/2023/03/26/nughette-canella-esiste-ricerca/
20 mar. 2023
Lorenzo Allegrini, La scrittura di ricerca esiste
https://www.huffingtonpost.it/blog/2023/03/20/news/la_scrittura_di_ricerca_esiste-11622930/
Wayback Machine: https://web.archive.org/web/20240117003427/https://www.huffingtonpost.it/blog/2023/03/20/news/la_scrittura_di_ricerca_esiste-11622930/
21 mar. 2023
Francesco Muzzioli, Cercando la ricerca
https://francescomuzzioli.com/2023/03/21/cercando-la-ricerca/
Wayback Machine: https://web.archive.org/web/20240117004657/https://francescomuzzioli.com/2023/03/21/cercando-la-ricerca/
15 mag. 2023
Antonio Francesco Perozzi, Al di fuori della poesia
https://www.iltascabile.com/letterature/poesia-postpoesia-sperimentazione-scrittura-di-ricerca/
Wayback Machine: https://web.archive.org/web/20231111010109/https://www.iltascabile.com/letterature/poesia-postpoesia-sperimentazione-scrittura-di-ricerca/
19 lug. 2023
https://www.nazioneindiana.com/2023/08/31/esiste-la-ricerca-1-2-3-settembre-milano-teatro-litta/
(Comunicato stampa delle date 1-2-3 settembre 2023, foyer del Teatro Litta, Milano)
Wayback Machine: https://web.archive.org/web/20240117004757/https://www.nazioneindiana.com/2023/08/31/esiste-la-ricerca-1-2-3-settembre-milano-teatro-litta/
19 lug. 2023
MG, Appunti personali su “Esiste la ricerca”
https://slowforward.net/2023/07/19/mg-appunti-personali-su-esiste-la-ricerca/
31 ago. 2023
Id., ESISTE LA RICERCA: 1-2-3 settembre, Milano, Teatro Litta
https://www.nazioneindiana.com/2023/08/31/esiste-la-ricerca-1-2-3-settembre-milano-teatro-litta/
31 ago. 2023
MG, Elementi base di “Esiste la ricerca”
https://slowforward.net/2023/08/31/elementi-base-di-esiste-la-ricerca/
9 set. 2023
MG, Pod al popolo, #018: appunti (personali) su “Esiste la ricerca” il 3 settembre 2023
https://slowforward.net/2023/09/09/pod-al-popolo-018-appunti-personali-su-esiste-la-ricerca-il-3-settembre-2023/
19 set. 2023
Otto nughette di Leonardo Canella a “Esiste la ricerca” (1-2-3 settembre 2023)
https://slowforward.net/2023/09/19/otto-nughette-di-leonardo-canella-a-esiste-la-ricerca-1-2-3-settembre-2023/
Marilina Ciaco risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca
di Xxx
Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Marilina Ciaco.
- Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
- In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
- Quali i PRO?
- Quali i CONTRO?
- Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
- In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
- Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
- Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
- Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?
Audio integrale dell'incontro del 16 giugno 2022 allo Studio Campo Boario
di Xxx
Per permettere una migliore comprensione del progetto ELR, si propone qui l’audio integrale del primo “incontro sulle scritture di ricerca nel (drammatico) contesto della poesia italiana contemporanea”, svoltosi il 16 giugno 2022 a Roma, presso lo Studio Campo Boario. La locandina dell’incontro può essere visualizzata qui.
Indice degli interventi:
Introduzione (Marco Giovenale) – 00′ 00″
Vincenzo Ostuni – 09′ 37″
Andrea Inglese – 36’49”
Marco Giovenale (su Ex.it) – 50′ 45″
Massimiliano Manganelli – 53′ 18″
Francesco Muzzioli – 1h 04′ 42″
Chiara Portesine -1h 14′ 55″
Giorgio Patrizi – 1h 23′ 09″
Luigi Magno – 1h 34′ 38″
Stefano Colangelo – 1h 37′ 26″
Vincenzo Ostuni – 1h 53′ 31″
Marco Giovenale (alcune osservazioni conclusive) – 2h 5′ 44″
Due testi di Felice Vino
di Francesco Muzzioli
Felice Vino
Da: Neutropoli
(Zacinto, 2023, copertina di Antonio Syxty)
*
Emmeuno è vecchia e sferraglia, è asfittica. Una sfregiata madonna di Bibbiano chiede conto del silenzio, del corrotto silenzio adrenocromico: copie vendute? Lo ignoro.
La città della mia epidemia millenarista, fantasie di zombie a pascere dentro sere viola.
Emmeuno profuma di barre anodizzate, sedili in plastica, gomma e smarrimento: non è così che doveva finire.
*
Chi ha avuto fame, chi divora
quella che mastica e sminuzza l’aria.
Quella è vuota.
Otto semi spurgati e inghiottiti
che si possono contare con pazienza
la pelle più liscia,
il pelo più lucido,
lucido lucido,
liscia liscia.
Amore che splendore
hai un buon odore
lei è una stronza
call in entrata.
Li odia tutti,
inadatti allo scopo.
Si spacca in due, poi si divide
si separa e straccia
addenta un seme, un perno
e ci riesce,
devi punire, amore
che bella pelle
ha pianto in silenzio
ma di brutto
altitudine incerta, in ascesa per noia
tre atmosfere di tacco
altre due sulle mandibole
ASAP la spesa
la consegna a domicilio
in consegna volontaria.
Sarà come chiudere il giorno
bocca a bocca, serrate
i due lati del tubo,
tenere tutto, far silenzio,
tirare via il fuori e pure il dentro.